sabato 25 dicembre 2010

ARCHIVIO 31 - COME ERAVAMO - CORTINA, NATALE 1996.


Grande villeggiatura, prime tavole snowboard, primi caschi sui bambini. Oggi nevica di più, ieri si usavano molto i cannoni d'innevamento piste. Abbigliamenti colorati per essere eleganti nel candore. Meno incidenti, meno controlli, meno forze dell'ordine, meno multe. Relax e riposo. Bimbi e adulti a scuola di sci.
Era dicembre 1996.
Servizio 1996 realizzato da Lele Taborgna per AGD2000-Agenzia Giornalistica delle Dolomiti
clicca le foto per ingrandirle
pubblicato in blog asslib www.invernodolomiti.blogspot.com

giovedì 16 dicembre 2010

ARCHIVIO 30 - UNA RISERVA PER LA NATURA - FELTRE - VISITA AL VINCHETO DI CELARDA.

Feltre - Visita all'Oasi Vincheto di Celarda

UNA RISERVA PER LA NATURA

A poca distanza dal centro urbano di Feltre, tra il Monte Miesna e il Piave, si trova la Riserva Naturale di Popolamento Animale e Vegetale “Vincheto di Celarda”.
Circa 12mila visitatori l’anno frequentano l’oasi, ad ingresso gratuito, data in concessione al Ministero dell’Agricoltura nel 1881. Nel 1977 il Vincheto venne messo a disposizione del Consiglio d’Europa, con altre 40 riserve naturali dello Stato, per la sua inclusione nella rete europea delle Riserve Biogenetiche, effettivamente ratificata il 18 novembre 1992.
Giunti a Celarda, frazione di Feltre, tra ruscelli e verde c’è un ampio parcheggio, proprio all’ingresso della riserva gestita dal Corpo Forestale dello Stato. Varcato il cancello ci si trova nel viale principale; a sinistra il Comando Stazione con ufficio informazioni e, più in là, l’area picnic; a destra il centro ittico. La ricchezza di specie vegetali, 400, si unisce a quella degli uccelli, terrestri e acquatici. Il piacere di una passeggiata sui lunghi viali pianeggianti, rigorosamente a piedi, trova la compagnia di daini, caprioli, cervi; prima curiosità utile per le attività didattiche che vedono l’adesione di numerose scuole e istituti.
C’è anche un maneggio, aperto al pubblico per la pratica equestre, perché ha sede qui il Reparto a cavallo della Forestale, quello che d’estate, ad esempio, svolge servizio in centri balneari come Bibione.
Troviamo Paolo, uno degli addetti ai recinti e ai pesci, mentre porta da mangiare ai cervi. Sappiamo così che il loro pasto è di barbabietole bagnate, già frammentate. Sappiamo anche che gli animali si riproducono normalmente in cattività e che in totale, su quattro recinti, ci sono 11 cervi, 4 caprioli e 12 daini.
Da due anni è ospite della riserva anche un’aquila, ferita durante un incendio in Valle del Mis e consegnata dall’Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. Nel Vincheto, tra alberi e acqua, a pochi passi da cervi, oche e papere, ha trovato una casa costruita a sua misura. 
Informazioni per visite guidate: Comando Stazione Forestale, Tel. 0439.89520.
Foto: viali del Vincheto di Celarda, recinto dei cervi e aquila.
*La frazione Celarda è ripopolata, con le case quasi tutte acquistate e sistemate. Un gruppo di volontari dell’associazione Casèl di Celarda ha ultimato la ristrutturazione del vecchio casèl dove si riprenderà a fare formaggio, si ricaveranno spazi per un museo e, al primo piano, si allestirà una sala riunioni.
Vedi:

ARCHIVIO 29 - LASTE DI ROCCA PIETORE, BALCONE SULLE DOLOMITI.


Invito a

LASTE

balcone sulle Dolomiti

A Laste, sette chilometri dal bivio di Caprile verso Digonera e Livinallongo del Col di Lana, c’è la Posta e la casermetta dei Vigili del Fuoco. Bambini, domenica 15 giugno, giocano in piazza e nelle stradine. Dalla chiesa, nel punto più elevato dell’elevato paese in comune di Rocca Pietore, il panorama è eccezionale: Pelmo e Civetta sono lì, davanti agli occhi, senza bisogno di sollevare tanto lo sguardo. Al Bar dei Gobi, che è anche piccola edicola e tabaccheria, c’è Arturo Davare, fratello della titolare Lidia e di Ferruccio. Remo Baldissera, marito di Lidia, arriva al banco per una foto ricordo. Prima di loro, al Bar dei Gobi, c’era il nonno, Paolo, morto nel ’65. E c’era papà Luigi, morto nel ’99.
Nel locale, da consumatore, c’è il più anziano del paese, 88 anni classe 1915, Giovanni “il capitano” – e risponde “sì, capitano delle ombre” – che di cognome farebbe “eh, di cognome non so gnanca mi” se non ci fosse Arturo a suggerire De Grandi.
Che si fa, a Laste? Tanti sono emigrati, e parliamo, nel bar, di conoscenti locali trasferiti a Bolzano. Centocinquanta sono qua. E il Gruppo Alpini organizza feste, la prossima l’ultima domenica di luglio, al suono della frase che campeggia sul suo calendario “La primavera in montagna arriva tardi e vola via”. Meglio darsi da fare, dunque.
Arturo Davare, informatore di prim’ordine, ricorda per il 15 agosto la Marcia in Montagna “Barbara Luigi”, nata nel 1971 e che l’anno scorso ha contato 500 partecipanti.
Il turismo, nei mesi di luglio e agosto, arriva nelle case e dagli affittacamere del paese. Uno di questi, dov’è il ristorante Bel Sit, è gestito dallo zio.