lunedì 28 marzo 2011

Archivio 34 - Santa Croce (Alpago) - Il lago è giovane.

Si arrivava, una volta, dalla Val Lapisina. Tornanti e salite per il passo del Fadalto. Da Conegliano e Vittorio Veneto era normale affrontare quella trentina di chilometri, fermarsi a fare picnic, mangiare in qualche ristorante di Santa Croce del Lago con panorama su acqua, spiaggia e monti.
L’autostrada, oggi, accorcia le distanze. Fa tirar dritti e il lago quasi non si vede. La vecchia strada del Fadalto, da Belluno, esiste fino al Bivio 
La Secca che porta in Alpago per Puos e Farra. Dopo è deserta. La calma è tuttavia apparente. Comuni come Tambre e Farra d’Alpago mantengono il loro bacino turistico tra le province di Treviso e Pordenone. La Foresta del 
Cansiglio, a mille metri, è un polmone verde che fa respirare l’economia 
locale.
Il Lago di Santa Croce, finalmente tornato alla sua dimensione dopo la 
tremenda estate di siccità del 2003, ospita tedeschi e austriaci che 
praticano surf.
 IL LAGO È GIOVANE
Trentaquattro anni, gemelli, gestori del Camping Sarathei al Lago di Santa Croce. Massimo e Attilio, di Farra d’Alpago, rappresentano un’imprenditoria giovane capace di fornire servizi turistici. Lavorano con le mogli, Sonia e Marina, e così definiscono la loro attività “gestione famigliare”.
Sonia appare nell’ufficio del Camping, accanto a Massimo, dopo aver allattato il piccolo Eros di tre mesi. Marina, con Attilio, ha Samuel di quattro anni e mezzo.
Dice Massimo: “Il 2003 ha registrato il record negativo per la mancanza d’acqua. Ad agosto il camping era vuoto e a ferragosto eravamo in
terrazza, soli, a mangiar ghiaccioli… Adesso d’acqua ce n’è in abbondanza.
Dalla prossima settimana dovrebbe cominciare ad arrivare un po’ di gente,
tedeschi, austriaci, olandesi per windsurf e kitesurf”. Il lavoro al camping
va dal 1 aprile al 30 settembre e tra le nuove presenze 2004, secondo le
indicazioni dei giovani gestori, ci sono polacchi e sloveni.
Il lago e il vento, questo chiedono gli ospiti.
In riva al lago, qualche giorno prima della nostra visita, il concerto dei Nomadi aveva richiamato persone e
attenzione. Giovedì 8 luglio decine di vele correvano sull’acqua, che non
ricordavamo da tempo così alta. Il lago comincia alla diga del bivio La
Secca. La spiaggia di Farra, realizzata dall’Enel, è per prendere il sole,
partire in windsurf, noleggiare pedalò e altro. Lì attaccato, grande centro
d’accoglienza con 236 piazzole, c’è il Camping Sarathei. Con impianti
sportivi e un grande bar, ristorante, pizzeria. Un posto giusto, necessario,
giovane. Con una sola richiesta avanzata da Massimo: “La cosa più importante
da offrire al turista sarebbe una mappa, una carta della Conca dell’Alpago
con percorsi e servizi più altre informazioni basilari…, non un depliant
pubblicitario”. (arch: 2004)