venerdì 24 giugno 2011

Archivio 37 - Alle Sorgenti del Piave - Monte Peralba, Sappada (BL)

Là dove nasce il Piave
Angoli di montagna incantevoli, là dove nasce il Piave. Dove la gente, con le sue Regole e un’abitudine alla partecipazione sociale, crea opportunità di vita e lavoro. Santo Stefano di Cadore è il primo centro che si incontra dopo la lunga galleria di collegamento. Da lì, in tre direzioni, si conosce il territorio. Risalendo il corso del Fiume Sacro, ecco la Val Visdende, porzione di Eden in terra bellunese. Sappada, la splendida, adagia al sole le sue case, caratteristiche, grandi, curate, dai balconi rossi e dai mille fiori. Sopra Sappada, dal monte Peralba, nasce il Piave. E qui, l’escursione, il picnic, il pranzo al sacco e nel Rifugio.
Da Sappada (BL), le ottime temperature estive favoriscono passeggiate lungo la strada provinciale, di circa otto chilometri, curata e con tratti iniziali erti e tortuosi, che porta alle sorgenti del Piave.
Una nostra presenza, certifica locali, ristori, aree picnic, rifugi occupati da turisti, villeggianti, escursionisti occasionali.
Da una vecchia guida del Touring, di quasi quarant’anni fa, comprendiamo che le bellezze sono incontaminate leggendo quello che ancora oggi vediamo: “La strada sale a N, lungo il Piave, tra fianchi in parte rocciosi in parte boschivi, entrando presto nella Val Sèsis, dominata in fondo dalla bianca mole del Peralba e dal Chiadènis…”. “…Seguendo a sin. la strada per il Passo Col di Caneva si va in pochi minuti alle sorgenti del Piave, che sgorgano tra i 1830 e i 1880 m di quota alle pendici E del Col di Caneva…”. La stessa guida precisa che la sorgente vera e propria si troverebbe “…a quota 2037, presso un piccolo nevaio esteso alla base di un canalone del Peralba”. 
 archivio 2033 e 2004

martedì 21 giugno 2011

Archivio 36 - Arsiè e il lago, dalle parti di Ezzelino.

Entrava in Valsugana. Da Cismon del Grappa saliva ad Incino, e la buttava  giù. Dopo toccava a Rocca. Faceva piazza pulita di torri e castelli per  dirigersi, indisturbato, verso Feltre. Ezzelino da Romano, con i suoi  armati, qui ci passava secoli fa. La vecchia strada medioevale, oggi, non è  conosciuta dai più. Incino sovrasta Corlo, il villaggio la diga e il lago.  Con il Grappa e Col del Gallo, poco più in là, le Scale di Primolano. Su  quei tornanti andavano, imprecando, i camionisti. Adesso ci si può fare  merenda. L’apertura della galleria libera le antiche e vecchie strade,  porta il traffico sul fianco di Arsiè, superando il torrente Cismon all’imbocco  del lago. A Fonzaso c’è il bivio. Da una parte Feltre e Belluno; dall’altra  un angolo di Trentino: Primiero, San Martino di Castrozza, Passo Rolle.
Foto: in apertura, campanile di Rocca, diga di Corlo, Ponte della Vittoria, passeggiata sul lago.
Sotto: panorama di Arsiè, calesse tradizionale, altre immagini del Lago di Corlo.
ALLA SCOPERTA DI UN PICCOLO GRANDE MONDO
Scendendo dalla Cadorna e da Cima Grappa, si sovrasta l’invaso di Corlo. Una strada tagliafuoco porta, su quel versante, alla riva sinistra del Cismon, dove si voleva far correre il treno Feltre-Primolano. Il Lago di Corlo, lungo e stretto tra pareti di roccia, è punto fisso nello scorcio panoramico del territorio di Arsiè. Così è dalle popolose frazioni di Mellame e Rivai. Così da Novegno e dai prati verdi dello Chalet Al Roccolo, dove i cavalli son di casa. Se, in quanto ad altitudine, valli e monti si vedono bene da Col Perer, Malga Cimacampo e Forte Leone, confinanti con la provincia di Trento, di una certa impressione, e di sicuro piacere, è il giro di Col del Gallo, dominante Valsugana e al confine della provincia di Vicenza. Partendo da Fastro si prende un posto al sole a San Vito. Enego e l’Altopiano d’Asiago sono di fronte, oltre il solco del Brenta. La vista, verso Borgo Valsugana e Trento, domina dall’alto anche le fortificazioni delle Scale, di fine Ottocento. Proseguendo, lasciando Primolano e le rampe della superstrada lì sotto, si percorre il fianco del colle con burroni su Cismon del Grappa, scorci di Incino e Corlo.
IL LAGO DI CORLO
Scendendo a valle da Cima Campo, oltre 1500 metri di altitudine, dove da giugno aprono malghe, agriturismi e rifugi, il sole scalda e abbronza a Rivai. Dopo Mellame e superato il centro di Arsiè, dagli incroci per Primolano-Fonzaso un microclima particolare porta aria ancora più tiepida. È il lago a crearla, a beneficio degli abitanti di Rocca e di un turismo in espansione. Tra fine maggio e giugno il Comune sta completando la Passeggiata lungolago con soddisfazione degli operatori che gestiscono i due camping, Al Lago e Gajole, il bar Discoteca La Stua, il noleggio di barche, pedalò, canoe, windsurf. Vediamo gente che prende il sole e passeggia sul grande prato che si specchia nell’acqua. È domenica, quasi al tramonto, ragazzi rientrano da un giro sul lago, un giovane parte per pescare.
(da Archivio 2004)