mercoledì 27 luglio 2011

Archivio 39 - Tambre del turismo, Alpago (BL).

Sulla piazza di Tambre d’Alpago, tutto è pronto per l’estate. Il centro è stato trasformato in isola pedonale. La Pro Loco fornisce cucina e intrattenimenti sotto i gazebo. Casette di legno e bancarelle servono per prodotti tipici e artigianali. Domenica 11 luglio ci sarà anche il mercato, lungo la strada principale del paese, con operatori che vengono dalla provincia di Treviso. Matteo Bona, presidente della Pro Loco di Tambre, fa intervallo sul posto di lavoro, mangiando qualcosa con i collaboratori Fulvio Costa e Valerio Bortoluzzi. Si spera nel bel tempo, per la festa dei Santi patroni Ermagora e Fortunato, e un matrimonio si celebra a due passi, in chiesa e al bar. Aperto e cordiale, Matteo Bona diventa raggiante quando riceve una telefonata dalla moglie: il figlio Giovanni, di dieci mesi, ha fatto i primi dieci passi da solo. Avremo modo di vedere i progressi del pupo in diretta, poco dopo, quando arriverà con la mamma sotto i gazebo della Pro Loco.
“È il terzo anno di isola pedonale”, dice Matteo, “ e abbiamo spedito 50.000 opuscoli nelle province di Treviso e Venezia con i settimanali cattolici locali, come l’Azione di Vittorio Veneto e Gente Veneta. Le nostre iniziative, cominciate oggi 10 luglio, si protrarranno fino al 20-22 agosto. Non è una sagra ma una nuova situazione di proposta lunga estiva”. La pubblicazione realizzata, coinvolgente i comuni di Tambre e Farra, riporta un fitto calendario di appuntamenti, di intrattenimenti, di sport e ambiente. Sabato 7 agosto, ad esempio, sarà la volta della scuola di Mogol e di omaggio a Lucio Battisti con il gruppo “Il mio canto libero” del Centro Europeo di Toscolano.
“Il turismo a Tambre va da giugno a settembre e c’è anche il Cansiglio ”, continua Matteo Bona, “abbiamo tanti affittacamere e Bed & Breakfast. Per l’organizzazione degli eventi e dei concerti abbiamo contatti diretti e un’agenzia di Trento. La cucina propone serate a tema, in collaborazione con ristoranti e alberghi; così oggi ci sono le trippe, il 17 luglio il baccalà,  il 7 agosto il capriolo con La Huta di Pian Osteria, il 10 agosto l’agnello dell’Alpago con l’Azienda Fardyma di Tambre; il 21 agosto la messicana, a nostra cura. Organizziamo, in questo periodo, escursioni con guide alpine.  A Sant’Anna, in Cansiglio, a Col Indes ci sono maneggi per escursioni a cavallo e numerosi, ancora, sono i percorsi per mountain bike”. Parlando, sappiamo che Alessandro Fullin, di quell’Azienda Fardyma che collabora per la cena del 10 agosto, sta reintroducendo da quattro anni la pecora alpagota per riportare la razza, famosa, in Alpago. (archivio 2004)

venerdì 22 luglio 2011

Archivio 38 - Valle Visdende, oasi di pace.


A pochi chilometri da Santo Stefano di Cadore, in direzione Sappada, c’è la Val Visdende. È una distesa di pace, naturalmente servita da piccoli alberghi, ristori, agriturismo. Cavalli liberi, mucche al pascolo e un bel pianoro isolato e difeso, oasi salvaguardata e composta dove i silenzi danno il respiro dell’aria. Il territorio è compreso nei comuni di Santo Stefano e San Pietro di Cadore; le Regole proprietarie sono di Campolongo, Casada, Costalta, Costalissoio, Danta, Mezzadanta, Presenaio, San Pietro, Santo Stefano e Valle. 
Ci siamo fermati per proporre, a documentazione, alcune immagini. Ma ci entriamo, in Val Visdende, quasi ogni volta che transitiamo da quelle parti, attratti da un qualche mistero della creazione. Vogliamo ricordare, che numerosi operatori rendono accogliente e servita Val Visdende. Non mancano iniziative di animazione, informazione, visite accompagnate ed escursionismo. (Da archivio 2003-2006). 
 Foto: Lele Taborgna

venerdì 24 giugno 2011

Archivio 37 - Alle Sorgenti del Piave - Monte Peralba, Sappada (BL)

Là dove nasce il Piave
Angoli di montagna incantevoli, là dove nasce il Piave. Dove la gente, con le sue Regole e un’abitudine alla partecipazione sociale, crea opportunità di vita e lavoro. Santo Stefano di Cadore è il primo centro che si incontra dopo la lunga galleria di collegamento. Da lì, in tre direzioni, si conosce il territorio. Risalendo il corso del Fiume Sacro, ecco la Val Visdende, porzione di Eden in terra bellunese. Sappada, la splendida, adagia al sole le sue case, caratteristiche, grandi, curate, dai balconi rossi e dai mille fiori. Sopra Sappada, dal monte Peralba, nasce il Piave. E qui, l’escursione, il picnic, il pranzo al sacco e nel Rifugio.
Da Sappada (BL), le ottime temperature estive favoriscono passeggiate lungo la strada provinciale, di circa otto chilometri, curata e con tratti iniziali erti e tortuosi, che porta alle sorgenti del Piave.
Una nostra presenza, certifica locali, ristori, aree picnic, rifugi occupati da turisti, villeggianti, escursionisti occasionali.
Da una vecchia guida del Touring, di quasi quarant’anni fa, comprendiamo che le bellezze sono incontaminate leggendo quello che ancora oggi vediamo: “La strada sale a N, lungo il Piave, tra fianchi in parte rocciosi in parte boschivi, entrando presto nella Val Sèsis, dominata in fondo dalla bianca mole del Peralba e dal Chiadènis…”. “…Seguendo a sin. la strada per il Passo Col di Caneva si va in pochi minuti alle sorgenti del Piave, che sgorgano tra i 1830 e i 1880 m di quota alle pendici E del Col di Caneva…”. La stessa guida precisa che la sorgente vera e propria si troverebbe “…a quota 2037, presso un piccolo nevaio esteso alla base di un canalone del Peralba”. 
 archivio 2033 e 2004

martedì 21 giugno 2011

Archivio 36 - Arsiè e il lago, dalle parti di Ezzelino.

Entrava in Valsugana. Da Cismon del Grappa saliva ad Incino, e la buttava  giù. Dopo toccava a Rocca. Faceva piazza pulita di torri e castelli per  dirigersi, indisturbato, verso Feltre. Ezzelino da Romano, con i suoi  armati, qui ci passava secoli fa. La vecchia strada medioevale, oggi, non è  conosciuta dai più. Incino sovrasta Corlo, il villaggio la diga e il lago.  Con il Grappa e Col del Gallo, poco più in là, le Scale di Primolano. Su  quei tornanti andavano, imprecando, i camionisti. Adesso ci si può fare  merenda. L’apertura della galleria libera le antiche e vecchie strade,  porta il traffico sul fianco di Arsiè, superando il torrente Cismon all’imbocco  del lago. A Fonzaso c’è il bivio. Da una parte Feltre e Belluno; dall’altra  un angolo di Trentino: Primiero, San Martino di Castrozza, Passo Rolle.
Foto: in apertura, campanile di Rocca, diga di Corlo, Ponte della Vittoria, passeggiata sul lago.
Sotto: panorama di Arsiè, calesse tradizionale, altre immagini del Lago di Corlo.
ALLA SCOPERTA DI UN PICCOLO GRANDE MONDO
Scendendo dalla Cadorna e da Cima Grappa, si sovrasta l’invaso di Corlo. Una strada tagliafuoco porta, su quel versante, alla riva sinistra del Cismon, dove si voleva far correre il treno Feltre-Primolano. Il Lago di Corlo, lungo e stretto tra pareti di roccia, è punto fisso nello scorcio panoramico del territorio di Arsiè. Così è dalle popolose frazioni di Mellame e Rivai. Così da Novegno e dai prati verdi dello Chalet Al Roccolo, dove i cavalli son di casa. Se, in quanto ad altitudine, valli e monti si vedono bene da Col Perer, Malga Cimacampo e Forte Leone, confinanti con la provincia di Trento, di una certa impressione, e di sicuro piacere, è il giro di Col del Gallo, dominante Valsugana e al confine della provincia di Vicenza. Partendo da Fastro si prende un posto al sole a San Vito. Enego e l’Altopiano d’Asiago sono di fronte, oltre il solco del Brenta. La vista, verso Borgo Valsugana e Trento, domina dall’alto anche le fortificazioni delle Scale, di fine Ottocento. Proseguendo, lasciando Primolano e le rampe della superstrada lì sotto, si percorre il fianco del colle con burroni su Cismon del Grappa, scorci di Incino e Corlo.
IL LAGO DI CORLO
Scendendo a valle da Cima Campo, oltre 1500 metri di altitudine, dove da giugno aprono malghe, agriturismi e rifugi, il sole scalda e abbronza a Rivai. Dopo Mellame e superato il centro di Arsiè, dagli incroci per Primolano-Fonzaso un microclima particolare porta aria ancora più tiepida. È il lago a crearla, a beneficio degli abitanti di Rocca e di un turismo in espansione. Tra fine maggio e giugno il Comune sta completando la Passeggiata lungolago con soddisfazione degli operatori che gestiscono i due camping, Al Lago e Gajole, il bar Discoteca La Stua, il noleggio di barche, pedalò, canoe, windsurf. Vediamo gente che prende il sole e passeggia sul grande prato che si specchia nell’acqua. È domenica, quasi al tramonto, ragazzi rientrano da un giro sul lago, un giovane parte per pescare.
(da Archivio 2004)

martedì 24 maggio 2011

Attualità - I Serrai di Sottoguda e la Marmolada.

Meraviglie della natura e loro tutela da parte dell'uomo. Le due cose possono unirsi visitando Sottoguda, nel comune di Rocca Pietore, camminando verso il ghiacciaio della Marmolada e Passo Fedaia attraverso i Serrai, Riserva Naturale, fino a Malga Ciapèla.
Dal bel centro montano di Sottoguda, pedonalizzato, inizia il tratto di Riserva Naturale. Due chilometri, attrezzati con panchine e illuminazione, portano a Malga Ciapèla. 
Da qui, per Passo Fedaia mancano nove chilometri. 
Vedi anche www.bicidolomiti.blogspot.com; www.camminadolomiti.blogspot.com.

mercoledì 27 aprile 2011

ARCHIVIO 35 - GLI OLANDESI VOLANTI DI ARSIE' (Lago di Corlo).

GLI OLANDESI VOLANTI

Festa sul lago per il decennale di una presenza turistica importante. (arch.2004)

Manca l’acqua. Ma fortunatamente il Lago di Corlo, nel comune di Arsiè, è salvo. Sarebbe un vero problema per il turismo locale, per i due camping, Al Lago e Gajole, per chi noleggia pedalò e barche. Un po’ per tutti, insomma. E per le centinaia di turisti olandesi che d’estate, da dieci anni, affollano le sponde del lago, soggiornano e partono con il parapendio verso il Monte Avena o Cima Grappa, da dove si lanciano. Gli olandesi volanti sono un’ottantina di piloti di EuroFly paragliding capitanati da Lucas ten Napel. Con famiglie, figli e parenti, al seguito. Sabato 12 luglio abbiamo partecipato ad una festa in loro onore, promossa al Camping Al Lago.
C’era la Banda Cittadina Comunale di Arsiè. C’era un gruppo in costume del Quartiere Santo Stefano del Palio di Feltre. C’erano, con Maurizio Bottegal, i campioni nostrani del Paradelta Club di Feltre. E c’erano loro, i festeggiati, che avevano preparato prodotti locali e cibi in assaggio gratuito. Anche le pizze, per la sera, erano italo-olandesi: per metà. mozzarella e pomodoro, sull’altra metà formaggi e specialità d’Olanda.
Nelle foto: momenti della Festa Europea in ringraziamento agli olandesi di Eurofly paragliding.