mercoledì 17 novembre 2010

ARCHIVIO 27 - GLI UCCELLI - Associazione Ornitologica Feltrina


2004 - Incontro con l’Associazione Ornitologica Feltrina

GLI UCCELLI
Marco Garbin, 38 anni, di Pedavena, gira per casa con Gigio, un pappagallino di sei mesi il cui nome scientifico è Agapornis Roseicollis. Gigio si arrampica sulla testa, mordicchia – come parlasse - l’orecchio, si nasconde nella mano di Marco. La moglie, Anna, guarda divertita; il piccolo Michele, di 8 anni, è via. Gigio è la passione della famiglia, e sta con tutti e tre, Marco, Anna, Michele.
Ci troviamo sulla strada del Canalet, in comune di Pedavena, quella che porta ad Arten e Fonzaso. Marco Garbin fa parte dell’Associazione Ornitologica Feltrina e il presidente, Renzo De Bastiani che abita a Menin di Cesiomaggiore, ci raggiunge di lì a poco. “In provincia”, comincia a raccontare Renzo, “ci sono 200 soci divisi su tre associazioni, la bellunese, la feltrina, la zoldo-longaronese. La feltrina conta da sola 94 soci. Sarebbe meglio avere un’unica associazione provinciale, per una collaborazione più grande e per maggiori possibilità”.
Ma cosa fanno quelli dell’Associazione Ornitologica? Allevano uccelli, li scambiano tra loro, li comprano, li vendono. Marco, come Renzo, ha diverse voliere dove ha creato ambienti per un habitat confortevole. Circa 120 uccelli vivono e si riproducono. “In queste condizioni e con il cibo assicurato”, è Marco che parla, “gli uccelli vivono il triplo di quelli in libertà”. Entra in una voliera e mostra un piccolo, appena nato, ancora senza piume. Brillano gli occhi ai due appassionati. Citano i nomi dei diversi soggetti; per gli esotici il Gola Tagliata, il Diamante Mandarino, Aurora e di Gould; per i nostrani il Verdone e i Fringilidi, Fringuello e Peppola; il Lucherino, l’Organetto, il Ciuffolotto, il Becco Frosone, il Cardinale. Poi altri pappagalli: il Parrocchetto dal Collare originario dell’Africa; e dall’Australia il Neophema Pulchella, la Rossella Comune, Pennat e Rossa; il Calopsite.
È la passione, da sempre dicono, che li spinge ad un impegno minimo di due ore al giorno; a costi annuali tra i 2.000 e 3.000 euro.
Questa passione, ed il tono è di rammarico, è ricambiata con grane. Marco e Renzo mostrano delle carte dalle quali risulta una denuncia per “incauto acquisto”. “Siamo andati a Vicenza ad acquistare dei soggetti…” raccontano, “L’acquisto avviene per legge con documentazione e attestazione di legittima provenienza. Tutto a posto dunque. E invece, il 31 marzo 2004 il Corpo Forestale dello Stato e la Polizia Provinciale hanno visitato una decina dei nostri allevamenti. Nel nostro caso, con il socio Dario Cadò, siamo stati denunciati in quanto alcuni esemplari provenienti da Vicenza, ancora in vita, erano ritenuti non regolari. La causa è in corso. Il commerciante di Vicenza, nel frattempo, è stato assolto perché il fatto non sussiste. Invece in provincia di Belluno siamo ancora indagati. Tra l’altro i Ciuffolotti acquistati sono delicati e difficilmente sopravvivono”.

Nessun commento:

Posta un commento