venerdì 22 maggio 2009

ARCHIVIO 1 - COLLE SANTA LUCIA







Tra i resistenti della montagna: Colle Santa Lucia
IL PAESE DELLE FAVOLE
Colle Santa Lucia è il paese delle favole, da ritrarre nei quadri, da fotografare. È posizionato al sole, sulla Val Fiorentina, a 1453 metri d’altezza, con la chiesa che domina e, lungo la strada principale, Casa Piazza del 1585 e Palazzo Chizzali-Bonfadini del 1612. Centro minerario del Fursil, per secoli estraeva la siderite manganesifera, indicata per forgiare armi da taglio.
Il Primo Maggio la gente ladina di Colle Santa Lucia va alla Fiera di S. Leonardo, quella dei ladini di Val Badia. Di pomeriggio, al Posta, bar edicola ristorante albergo del paese, da una scatola esce un coniglietto bianco. Antonietta Chizzali, osservando nipotino e coniglio dal banco, dice che il fratello Giancarlo l’ha appena preso a S. Leonardo, con tredici galline e cinque tacchini. E racconta tante altre cose del suo paese. Antonietta ricorda che “fino a vent’anni fa, quando si andava da bambini a portare l’avviso telefonico in Cesa de Jan, avevamo sempre paura entrando, perché è tutto tetro e scuro. Ancora oggi, se per caso qualcuno ti chiude dentro nelle cantine puoi urlare fin che vuoi che non ti sente nessuno”. La Cesa de Jan, Casa di Giovanni, è palazzo Chizzali-Bonfadini, sede amministrativa delle miniere attive dal 1100. “Le miniere sono tutte qui attorno” riferisce Giorgio Bonatta, artigiano del legno seduto al Posta insieme ai Collalonga, artigiani lattonieri, “un progetto europeo prevede di sistemarle per poterle visitare”. Ci troviamo infatti nell’itinerario storico ambientale strada da la vena, antica via del ferro.
“Colle richiama”, prosegue Antonietta, “c’è gente che dice – quanto bello è! – lo so quanto è bello, rispondo. Restano entusiasti del cimitero che c’è attorno alla chiesa, perché non è che capiti di frequente da vedere. La sera, la passeggiata è andare fino alla chiesa e tanti, dopo cena, si vedono”.
La Gesia de Santa Luzia, Chiesa di Santa Lucia, esisteva già nella seconda metà del Duecento; in stile gotico e successivi barocco e rococò mantiene le caratteristiche tirolesi con il cimitero all’ingresso e intorno alle mura.
Continua Bonatta “ Su circa 480 abitanti i residenti di Colle S. Lucia saranno 280. Noi siamo i resistenti, più che i residenti della montagna”. Le scuole elementari “Alcide De Gasperi”, sulla piazza-parcheggio all’ingresso del paese e di fronte al Posta, “sono chiuse da 7-8 anni”, riprende Antonietta Chizzali, “e se c’è da chiedere qualcosa è un aiuto in più per la montagna”.
Chiuse le elementari, anche l’asilo è nella vicina Selva di Cadore e ci sono stati problemi recenti, risolti alla fine con l’apertura di una seconda sezione, per accogliere i bambini di Colle S. Lucia.
Che non sono proprio tanti. Incontriamo Thomas, ventidue giorni al primo maggio, con la giovane madre Alessia. “È il secondo nato dell’anno in paese e ce ne sono altri due in arrivo” informa Alessia. Per il 2003 sarà tutto. I più grandi, per le scuole medie, vanno a Caprile con partenza Dolomitibus alle 7,25. Per le superiori è un problema con i trasporti e la soluzione, secondo Antonietta, resta il collegio; a Belluno, Falcade e Agordo.
I servizi essenziali, a Colle S. Lucia, sono forniti da alcuni negozi. I Chizzali, Antonietta, Francesca e Giancarlo, gestiscono, con Bar Ristorante e Hotel Posta, anche il Market A&O; la macelleria apre il martedì e il venerdì, per tre ore pomeridiane.
L’Hotel Posta, trenta camere, è in attività dal 1 luglio al 20 settembre. Di fronte, con recente ristrutturazione, c’è il più piccolo Hotel Cesa delle Angele. Tengono viva l’ospitalità per turisti usuali e di passaggio. Che potrebbero aumentare. Se di questo e di altri piccoli e meravigliosi paesi da favola se ne parlasse di più.
(articolo di Lele Taborgna, anno 2003)

Nessun commento:

Posta un commento