venerdì 22 maggio 2009

ARCHIVIO 3 - MARMOLADA da Alleghe, Caprile, per Rocca Pietore







Tra le montagne più belle del mondo.
Marmolada, da Alleghe e Caprile per Rocca Pietore.
LO SPECCHIO
DEL TEMPO

3342 metri di altezza. Uno degli ottocento ghiacciai alpini italiani che, come gli altri del mondo, nel corso dei secoli va e viene, si allarga e si ritira. La Marmolada attira turisti, è risorsa fonte di risorse. Arrivano ai suoi piedi, sul lago di Fedaia. Anche in pullman percorrono la diga, in territorio trentino, per ritrovare d’estate i contrasti invernali. Alla presunta instabilità atmosferica nel ponte del 2 giugno fanno seguito giorni di gran caldo, fino alla metà del mese. Gruppi di motociclisti, molti da Austria e Germania, popolano la montagna soprattutto domenica 8, giorno di Pentecoste e tradizionale opportunità di gite e vacanza. Il distributore di benzina, a Caprile, è termometro dei flussi. Ha lavorato anche domenica e lunedì 1 e 2 giugno. “Tanta gente, tanti tedeschi” dice l’addetto mentre ha da fare per servire una trentina di motociclisti provenienti da Milano.
Smentisce l’impressione che avevamo avuto, giusto il primo giugno, di una montagna ancora a riposo, data la condizione di bassa stagione. Ad Alleghe, con la cabinovia del Civetta chiusa, Stefano Riva, del Garni Esperia Bierstube nel piazzale sottostante, riferiva di tante telefonate e poche conferme. Certo a causa delle previsioni meteo nazionali che davano, sbagliando, sempre nuvole e pioggia sulle Dolomiti. Comunque, rallegrato dalla buona stagione invernale, Stefano riteneva possibile un aumento delle presenze turistiche dalla fine di giugno, ad anticipo della stagione estiva che qui va da luglio alla metà di settembre.
LUNGA VITA AGLI INGLESI
Per sfamare i motociclisti, a Caprile, c’è il Ristorante Hotel la Montanina con tavolini all’aperto; pieno il primo giugno; pieno l’8 giugno con i tedeschi della Pentecoste; un po’ meno pieno domenica 15, ma sempre aperto. Da lì alla Marmolada il versante bellunese è tutto una chiusura. In cima, al lago, dove finisce il Veneto comincia il Trentino. Ed è tutt’altra faccenda: il complessino tirolese diffonde note gaie, all’aperto, all’imbocco della diga dove bar, ristoranti, locali e rifugi sono in funzione. Dall’altro lato, pur con impianto di risalita fermo, è lo stesso. Il bar diga è inaccessibile, bloccato da un centinaio di anziani che prendono cappuccini più che comprare oggetti ricordo. “Siamo sempre aperti, tutto l’anno, da Natale a Natale”, risponde dal banco una delle responsabili, “a parte il mercoledì di maggio”. “I cento anziani sono inglesi”, dicono, seduti fuori del Bar Diga, Pierino De Donà e Giancarlo Corona. Sono gli autisti dei due pullman Atesina parcheggiati a pochi metri. Con loro c’è l’accompagnatrice, Stephanie Macd Donald, dell’agenzia Saga di Londra. È a Fiera di Primiero da tre mesi e lì continuano ad arrivare in soggiorno i pensionati della Gran Bretagna. La Marmolada è escursione fissa. Partono da Fiera, che è in provincia di Trento, fanno Passo Cereda poi giù per Gosaldo e Agordo fino al ghiacciaio. Il ritorno è per Passo Rolle. Ma prima, lunga vita agli inglesi, fanno tappa a Pian di Sottoguda dove tra tanti negozi di artigianato c’è quello del legno di Mario Baldissera. “Ogni settimana gli inglesi di Primiero passano da me, nei mesi di maggio e giugno”. “E comprano qualcosa”, ammette.

UNA VOLTA C’ERA IL PIPER (poi ci troveremo al Topsy Bar)
Se hai bisogno di uno sprazzo di vita e di commercio, tu che leggi, devi fermarti a Pian di Sottoguda. Il negozio Artigian Legno di Mario Baldissera, con dimostrazioni di intaglio, è aperto tutto l’anno, novembre escluso. Grande, spazioso, pieno di oggetti piacevoli, artistici, di ispirazione laica e religiosa non può non destare curiosità. Anche per quel “troll” gigante piazzato fuori. All’ingresso, una buona varietà di bastoni da passeggio che, se non bastasse la posizione di prima linea a segnalarlo c’è la conferma di Mario, si vendono. “Per il negozio la stagione migliore è l’estate, luglio agosto e settembre”, puntualizza Mario Baldissera; “D’inverno vanno più a sciare”. La sorella di Mario, Daniela, è alla cassa nell’edificio lì di fronte, La Fusina di Ermanno De Biasio, che è il marito, maestro nella lavorazione artistica del ferro battuto. Anche da lei sappiamo che l’attività è favorita in estate. D’altronde, i due negozi sono talmente di richiamo che invitano al passeggio, con opere esposte all’esterno, nei parcheggi, ai lati della strada. La presenza del sole, per godersele, è importante. Tutto ci avvisa che siamo nelle Terre dell’Orso ed è al Topsy Bar che scopriamo una versione non solo turistica del giorno dopo giorno. Daniela Gabrieli, giovane titolare dice, l’8 giugno, di avere una giornata no. E lo si capisce dalle prime frasi “Gli inglesi”, quelli che fanno tappa di fianco per gli oggetti artigianali, “qui vanno in bagno”. È persona di spirito, Daniela, e proviamo a farci raccontare come gira da queste parti. Buttiamo lì un “C’è gente, oggi, in giro…”, “…Passano”. è la risposta. Riproviamo con qualche altra domanda sui turisti. “In luglio qui aprono i ricoveri, non gli alberghi. Il turismo estivo è di famiglie e anziani.” è la nuova risposta di Daniela. E si arriva al punto: “In Val di Fassa offrono molto di più, con discoteche e vita notturna, campi da golf, pub, pizza fino alle 4 del mattino… Qua, alle 11 di sera, basta. Una volta a Malga Ciapèla c’era il Piper, come a Roma. Qua vanno indietro, non avanti. Nella stagione invernale, bene o male la gente viene per lo sci; dopo…, la sera, va a letto”. Passano le ore e, nel primo pomeriggio, Pian di Sottoguda comincia ad animarsi con un po’ di passeggio e di shopping. Il Topsy Bar è centro di gravità: si fermano motociclisti, arriva gente del posto e dai comuni vicini, il locale si riempie e Daniela, bionda bella e indaffarata, torna a sorridere senza più poterci dare retta. Tra i clienti c’è Ugo Davare, maestro di sci della scuola Rocca-Marmolada. “Ora gli impianti sono chiusi, Marmolada-Passo Fedaia dal 5 maggio, una settimana prima la funivia di Malga Ciapèla. Riapriranno ai primi di luglio”. E l’inverno, maestro, com’è andato? “Si è lavorato al solito, più o meno come gli ultimi anni”. Arriva un pullman della Saf di Trieste. Scende l’autista. Solo. E i passeggeri dove sono? “Stanno arrivando a piedi da Malga Ciapèla”, chi parla si chiama Mario Bortuna, “Loro sono del Cral Ente Porto di Trieste. Li ho portati qui, all’Hotel Pineta, perché si festeggia il trentennale. Vengono ogni anno, l’anno scorso c’erano due pullman e il prossimo anche, con 80 persone”. L’autista, Mario, si trasforma in redattore e informa sulla festa, che c’era il sindaco, premi e targhe; e che il sindaco ha detto che si applicherà per migliorare e sviluppare il turismo; e che un cliente dell’albergo gli ha chiesto di ampliare gli impianti sportivi. Lasciamo Daniela Gabrieli, che adesso sembra contenta, il suo ottimo Topsy Bar, per dirigerci a spron battuto verso il Pineta. La festa è quasi conclusa ma, in un solo colpo, troviamo sindaco, vicesindaco e presidente della Provincia.

1 commento:

  1. ESTE LUGAR É MAGICO.............AGRADEÇO A ESTE LINDO LOCAL, ELE ME LEVOU AO MEU GRANDE AMORE,AMOR DA MINHA VIDA.

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