venerdì 22 maggio 2009

ARCHIVIO 4 - MONTE GRAPPA




Itinerari estivi
SUL GRAPPA, PER SENTIRSI LEGGERI
Quando si parla di Massiccio del Grappa, e più precisamente di Cima Grappa, qualcuno potrebbe sentirsi appesantito dal significato assunto con la Grande Guerra. Il Grappa resta sì testimonianza fondamentale, da visitare, per gli itinerari in galleria, in trincea, le postazioni d’artiglieria e il Sacrario ai caduti italiani e austroungarici. Ma è tornato ad essere un punto escursionistico, paesaggistico e naturalistico tra i più importanti del territorio. Da Cima Grappa (m 1775), ad esempio, la piattaforma di lancio sul versante sud è prediletta dagli appassionati di parapendio e deltaplano. Escursioni sul Monte Tomatico, 1595 metri, sono normali con partenza da Feltre. Nella Valle di Schievenin, con ingresso da Quero, la Palestra di roccia è meta di arrampicatori.
Dal versante bellunese ci sono due strade percorribili fino a Cima Grappa. La prima, comoda e con ampi tratti panoramici sul Lago di Corlo, Arsiè, la Valsugana e l’Altopiano di Asiago, è la statale 141 “Cadorna” che si conclude a Romano d’Ezzelino e Bassano. La si imbocca da Caupo, nel comune di Seren del Grappa, per cominciare una salita non molto impegnativa. La seconda, oggi tutta asfaltata, si snoda con tratti impervi nel sentiero 844 che porta al Rifugio Bocchette, balcone su un’ampia conca verdeggiante e, da qui, torna sulla statale “Cadorna” all’altezza dell’Albergo ristorante del Forcelletto. Quest’ultimo itinerario percorre completamente la bella Valle di Seren, formata dal torrente Stizzon, ed è utilizzato spesso da ciclisti e motociclisti.
Il Rifugio Bocchette, con molti spazi interni ed esterni, è punto di ristorazione tra i più frequentati. Prima ancora dell’apertura, che ufficialmente va dal 1 giugno al 15 ottobre, abbiamo incontrato i gestori Marco Pauletti e la moglie Mariuccia mentre lo riordinavano e lo preparavano. Residenti a Mugnai di Feltre, i Pauletti gestiscono il rifugio dal 1981. Il lavoro comincia dalla metà di giugno e si protrae fino alla metà di settembre; agosto, parole loro, è buono. Forse anche perché al Rifugio possono arrivarci i pullman. Si fanno aiutare da ragazze di Mugnai e Feltre, spesso studentesse, libere d’estate per qualche mese. Su guide e mappe il Rifugio è segnalato con sei posti letto. “Molti chiedono di poter pernottare”, riferisce a questo proposito Marco Pauletti, “ma i posti letto li dobbiamo usare noi che siamo qui a lavorare. Allora li mandiamo al Forcelletto, che è a due passi”. (L.T.)

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