mercoledì 20 ottobre 2010

ARCHIVIO 17/2003 - SPECIALE CANSIGLIO - 1

2003 - L’antica Foresta del Cansiglio

NOSTRA SIGNORA DEGLI ALBERI

Si cammina tra faggi e abeti, sull’altopiano del Cansiglio. Andando verso Monte Cavallo, una delle alture più elevate, fino a Forcella Palantina confine con il Friuli, la passeggiata è infinita. La natura, costruita dalla foresta, crea salute, impressioni, sollecita ricordi.
C’è la storia, in quei faggi. Venezia, che possedeva i territori dal 1404, usava la “grandissima quantità di legni bonni per far remi”. C’è la vita del sottobosco, con i roditori, scoiattoli e ghiri, caprioli e soprattutto cervi. Dalla fine dell’Ottocento i Cimbri, nei caratteristici villaggi, sono gli abitanti del Cansiglio indicato, dal Regno d’Italia nel 1871, “Foresta Demaniale Inalienabile”. Le Rotte, Vallorch, I Pich, Canaie, Campon, Pian Osteria sono loro insediamenti. Oggi il territorio è suddiviso tra le province di Belluno, Treviso, Pordenone; una parte è demaniale, gestita dal Corpo Forestale dello Stato. Una parte è proprietà della Regione Veneto, con responsabilità di Veneto Agricoltura.

Foto: Museo Etnografico Cimbro; in alto, case cimbre a Vallorch e veduta di Pian Cansiglio.

Sotto il segno dei Cimbri
Boscaioli, i Cimbri avevano case di legno con base in pietra, che ritroviamo in ogni villaggio dell’altopiano. A Pian Osteria, dove c’è il Museo, la tradizione è stata ricordata il 2 e 3 agosto con la 9a Festa dei Cimbri del Cansiglio e di S. Osvaldo, loro patrono, con attività artigianali evocative e “taglio del faghèr col segon”. L’anziano volontario che sorveglia il Museo Etnografico e di Cultura Cimbra, domenica 7 settembre, è un Azzalini. Ci dice che con il suo ci sono altri tre cognomi che si ripetono in Cansiglio: Bonato, Slaviero e Gandin. La sala principale del Museo propone un grande plastico con panoramica del Cansiglio fino al Lago di Santa Croce. Attrezzi e utensili per lavorare il legno, cimbro significa proprio artigiano del legno, sono ovunque. C’è anche un tronco di faggio, faghèr, pronto per essere lavorato con il disegno di un remo e, appeso alla parete, un remo finito. Pubblicazioni sulla storia e la cultura cimbra sono consultabili e disponibili. Oltre al Cansiglio, i loro insediamenti storici sono sull’Altopiano di Asiago e in provincia di Verona, tra la Val d’Illasi di Badia Calavena e Giazza, la Vallata d’Alpone di San Giovanni Ilarione e Bolca. Sapremo, successivamente, che un importante finanziamento è stato di recente destinato al Museo perché sia potenziato.


La Huta, in Pian Osteria, è una tipica baracca cimbra, presente a fianco del Museo. Ma La Huta è anche un ristorante, sull’altro lato della strada, dove incontriamo Luisa Azzalini, residente qua dove già il nonno, Beniamino, e poi il papà. Luciano, gestivano quello che era un bar, un’osteria. Luisa conferma che “Va bene la stagione quest’anno; d’altronde, si lavora se fa caldo d’estate e se c’è neve d’inverno”. Poi continua: “Non abbiamo problemi di parcheggio, ma siamo sempre legati alla Regione Veneto. Da un po’ si dan da fare, si stanno muovendo dal lato turistico. Anche a Tambre, da quasi due anni a questa parte, hanno lavorato bene. Qui a Pian Osteria siamo una decina di residenti. C’è calma e tranquillità. Il Cansiglio non lo vogliamo sviluppato dal punto di vista urbanistico”.
A Vallorch, oltre Pian Cansiglio, c’è l’omonima Osteria. Responsabile è sempre un’Azzalini, Graziella. Un tempo a lavorarci c’era la nonna, Maria, prima della guerra. Graziella è stata in Belgio fino al ’73. Là, a Court St. Etienne, era emigrato il padre per lavorare in acciaieria. Rientrato, per motivi di salute, hanno curato l’osteria fino all’80. Poi ha ripreso lei la gestione, inizialmente come Cooperativa Alpa, infine da sola. Graziella conferma “Il buon andamento della stagione, con apertura continua dal 15 giugno, tutti i giorni. C’è stato qualche problema con la carenza d’acqua e la pompa che la faceva arrivare da un vascone. Ci sono tredici famiglie a Vallorch, nessuna residente tutto l’anno”. Quella parte del Cansiglio, sotto il Comune di Fregona (TV), è demaniale. Graziella lamenta che “Si taglia troppo, gli alberi, e non viene conservata la natura. I sentieri dovrebbero essere puliti ma vengono lasciati là. Ad esempio, qui sotto, il sentiero “S” deve ancora essere pulito dopo la nevicata di aprile che ha fatto cadere alberi”. Verificando, constateremo che effettivamente il sentiero è interrotto.

Foto, in alto, Huta e Centro Veneto Agricoltura a Vallorch; sopra Graziella Azzalini dell'Osteria Vallorch; sotto, punto informazioni turistico/ambientali Veneto Agricoltura.

I mesi del cervo
Settembre e ottobre sono i mesi dei cervi in amore. All’alba e all’imbrunire, in tanti vanno a sentire i “bramiti” e i combattimenti tra maschi. Da Pian Osteria ci si dirige in Valmenera e, camminando per circa 45 minuti, ci si porta nel luogo di osservazione dei cervi. Dotati di binocolo, puntato su una radura a valle, si notano i branchi e i combattimenti, annunciati da fracassi e rami spezzati. Solo un maschio dovrà restare vincitore e, per quella stagione, tutte le femmine saranno sue.
 Foto: le immagini dei cervi (archivio Lele Taborgna) provengono dall'Oasi Vincheto di Celarda/Feltre (BL)
Le belle giornate di ottobre sono un invito al Cansiglio. I mille metri di altitudine possono essere scaldati dal sole. Aree picnic sono attrezzate da Veneto Agricoltura che ha inoltre determinato una buona informazione con segnaletiche e tabellazioni. Circa trenta diversi pannelli, posizionati nei relativi luoghi, spiegano le particolarità del Cansiglio. Purtroppo, testi e foto non sono ancora stati riportati su depliant, ma in futuro, si spera, se ne potrà disporre. Un Centro Informazioni è stato aperto al pubblico, tutti i giorni, nel mese di agosto. La delicatezza dell’altopiano è confermata da Pian Cansiglio, grande avvallamento con malghe, prati e pascoli dove si trovano numerosi i servizi. Qui c’è il frequentatissimo Bar Bianco, Azienda Agrituristica del Centro Caseario Allevatori del Cansiglio, che si presenta così, ristrutturato e accogliente, da undici anni. Superfluo sottolineare che gli ottimi formaggi di malga sono tutti qui. In direzione Vittorio Veneto c’è il Ristorante Genziana; a pochi passi, verso Vallorch, un altro frequentato Ristoro. Nell’ Albergo Bar Ristorante “Rifugio S. Osvaldo”, domenica 14 settembre, il titolare, Renato, ci dice di aver visto quest’anno “tanta gente, come negli anni del presidente”; cioè, come nel ’90, nel ’91 e nel ’92 quando in Cansiglio si sono avute le visite dei Presidenti della Repubblica Cossiga, nelle prime due occasioni, e Scalfaro nell’ultima. Di fianco alla Huta, a Pian Osteria, abbiamo infine incontrato anche Luca Fontana, dal ’93 nella Locanda Al Capriolo, ristorante con otto posti letto. Anche lui, mentre serve ai tavoli e al banco giovedì 11 settembre, esprime soddisfazione per come è andata la stagione.


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