mercoledì 6 ottobre 2010

ARCHIVIO 9 - AURONZO E MISURINA

AURONZO e MISURINA
ALLA BASE DELLE TRE CIME

Auronzo di Cadore. È aprile e l’inverno si oppone alla primavera. Osservando quel che si muove e quel che sta fermo, gente, paesaggi, laghi e Dolomiti, si vuol capire come va, come si vive in montagna, anche al di fuori dei periodi di punta turistici. Si vive. E si potrebbe vivere meglio. Tra le montagne più belle del mondo non dovrebbero esistere problemi di sorta, né economici né d’altro genere. Così appare da alcune testimonianze. Così respiriamo nell’aria vicina alle Tre Cime di Lavaredo. Il Lago di Misurina è stretto in una morsa di ghiaccio. Si dimenticano, in questo candore, le macchie del mondo. Parlare d’altro può essere superfluo. Non ci si sogna nemmeno di affrontare argomenti come quello, spinoso e fonte di innumerevoli liti anche giudiziarie, della strada a pagamento che porta d’estate verso le Tre Cime. Non lo facciamo. Lo fa Walter Antoniol, sindaco di Auronzo. Parlando di una nuova Misurina, della risorsa Tre Cime di Lavaredo, di turismo, artigianato e attività produttive.
NEVE D’APRILEAuronzo sonnecchia, venerdì 4 aprile, sulle sponde del lago e lungo il torrente Ansiei. Le abbondanti nevicate dei due giorni precedenti lasciano arie invernali, temperature rigide, correnti gelide. Poco traffico, poca gente. Le piste da sci han chiuso da poco e la pausa attende il 20, giorno di Pasqua e di nuovi arrivi turistici. Nuvole si rincorrono nella cupola del cielo. Da Piazza Santa Giustina, osservato il centro abitato con molti alberghi, ristoranti e negozi chiusi, la curiosità spinge a Misurina.

Dagli 864 metri di Auronzo si sale ed è subito dopo le ultime case che il manto di neve, non disciolto dal sole e sempre più consistente, comincia ad accompagnare il viaggio. Ventidue chilometri di bianco e di verde tra la Foresta di Somadida, fornitrice di “antenne” per le alberature delle navi di Venezia e di Napoleone. Poi, dopo il bivio per Cortina, solo il bianco ed il ghiaccio lucente del Lago di Misurina. Una ruspa è in azione per liberare le ultime strade coperte di neve. Auto transitano lungo il lago in direzione Dobbiaco e Austria. Qualcuna tenta la via asfaltata verso le Tre Cime per fermarsi dopo venti metri. La neve le difende e le isola da tutto. Ci si può avventurare solo noleggiando una motoslitta. E sarebbe proprio un’avventura.“Sono caduti quaranta centimetri di neve e l’ultima nevicata è stata il nove gennaio. Abbiamo avuto una stagione di bel tempo, uno spettacolo”. Chi parla è Osvaldo Bombassei De Bona. Siede alla cassa come su un trono, nel bar edicola market che gestisce con la moglie, Onorata Corte, ed i tre figli.


IL SOLE DOPO LA NEVE
Sabato 5 aprile la giornata è stupenda, con un sole abbagliante fin dal primo mattino. Auronzo dorme, con un grado sotto zero, e il Bar vicino alla Diga Santa Caterina ha gli avventori delle 8.00. Caffè, brioches e giornali da leggere. “Come va?”, chiedo. Alle 9.00 Auronzo continua a pisolare. Passato gran parte del centro abitato, lungo le rive dell’Ansiei, presa la strada per la Val Da Rin ci si inoltra in un ambiente naturale incantevole, senza alcun cenno di presenze. Solo alle 9.30 qualcuno è a spasso col cane. Misurina, alle 10.00 ha la sua gara. La 4a Staffetta Alpina si compone delle prove di fondo, sci alpinismo e slalom gigante. Folti gruppi di sportivi sono sulla pista Col De Varda, un pullman tedesco scarica turisti per una passeggiata lungolago spazzata da vento polare che, sulle cime, solleva nuvole di neve. Sul lago ghiacciato, dal 23 febbraio al 1 marzo, cavalli e cavalieri hanno giocato una gara di Polo.

UNA NUOVA MISURINA
“Il Turismo estivo è trainante e non presenta segni di cedimento. Serve però un cambiamento di mentalità, soprattutto nel settore extralberghiero, fornendo soggiorni settimanali e quindicinali, non solo mensili e stagionali. Anche la struttura alberghiera dovrebbe incrementarsi passando, ad esempio, da due a tre stelle”. Queste parole sono del sindaco di Auronzo, Walter Antoniol, rieletto, nel 2002, per un secondo mandato. Lo incontriamo sabato 5 aprile in municipio, senza appuntamento, disponibile e in tenuta sportiva. “Misurina ha una forte potenzialità” questa la sua prima affermazione. Alla quale fanno seguito gli impegni di spesa che sono pari a 50-60mila euro per le manifestazioni e 90mila rivolti al Consorzio Auronzo Misurina nei suoi interventi di ricerca della clientela e offerta turistica. “L’estate funziona”, prosegue Antoniol, “i problemi maggiori sono sull’inverno. C’è una tenuta di Auronzo ma una mancata tenuta dell’intero Cadore e del Comelico. Per l’aspetto invernale soffriamo la concorrenza del Trentino, ma anche dell’Agordino, di Cortina e dello Zoldano”. Per questo si intensificano le iniziative e il sindaco riferisce, per il 2004, del Campionato europeo di Polo su ghiaccio, a Misurina, e di quello di Sleddog, con i cani da slitta che qui hanno un centro a Palus San Marco diretto dal Muscher Renato Alberoni. Il Comune è proprietario al 90% degli impianti di risalita, gestiti dalla società Auronzo d’Inverno; sulle piste del Monte Agudo è stata migliorata la ricettività delle strutture con due Ski Bar ed è in corso l’ammodernamento degli impianti. Costi notevoli, secondo il sindaco, anche per i laghi: un milione di euro sono destinati per la passeggiata del Lago Auronzo.


Misurina resta al centro dei progetti più impegnativi e delicati. Antoniol parla di “Riconversione turistica delle Tre Cime. Le domande a cui rispondere sono”, prosegue, “sul tipo di impiantistica compatibile con l’ambiente e sul problema della strada a pagamento delle Tre Cime. Stiamo commissionando uno studio di fattibilità per una cabinovia che prenda il posto della strada a pagamento”. Il Sindaco Antoniol fornisce dati secondo i quali annualmente salgono ai parcheggi del Rifugio Auronzo 60mila auto più i pullman di linea; per questo il Comune incassa circa due miliardi di lire. Con l’impiantistica a fune, meno inquinante, si parlerebbe di otto mesi di attività sulle due stagioni, estiva e invernale; i passaggi ipotizzati sarebbero di 3-400mila a stagione. Conti e costi alla mano, un biglietto di 8-10 euro a persona converrebbe rispetto alla strada attuale che fa pagare 18 euro ad auto.
Antoniol continua, pensando ad una nuova Misurina: “Il piano attuativo porterebbe all’arredo urbano sul lungolago, all’eliminazione dei parcheggi e alla creazione di un campeggio attrezzato. Ci sarebbe la possibilità di ampliamento degli alberghi esistenti e delle attività commerciali mentre è esclusa quella di nuove strutture residenziali. Nel ’98 la Regione Veneto ha approvato il PAAM, Piano ambientale Auronzo Misurina; ora c’è il sì per il piano attuativo. Ci sono contatti con l’architetto Snozzi, esperto della Svizzera ticinese, per cui potrebbe esserci un silos per parcheggi auto, in parte sotterraneo, e si potrebbe creare, lontano dal lago, una nuova zona camper”.


L’importanza dei progetti su Misurina e la rivalutazione ambientale della strada per le Tre Cime mettono quasi in secondo piano altri sforzi, riferiti dal sindaco, per pur importanti insediamenti industriali e artigianali a Cima Gogna. Auronzo come base, Misurina come altezza, le Tre Cime nel cielo sono ricchezze di particolare unicità in questo angolo bellunese tra i più belli del mondo.

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